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Un libro è un libro, la campagna per ridurre l’Iva degli ebook

unlibroeunlibroUn libro è un libro, indipendentemente dal formato in cui lo si legge. È questo l’assunto da cui partono i promotori della campagna per l’equiparazione dell’Iva tra i libri cartacei e gli ebook. Proposta dall’Associazione italiana editori, l’iniziativa Un libro è un libro è stata lanciata sul web oggi e in poche ore ha ricevuto il sostegno di migliaia tra editori, autori e lettori, che hanno postato oltre 5mila foto e conversazioni sui social network. Attualmente il regime a cui sono sottoposti i libri digitali è del 22% mentre quello dei libri cartacei è del 4%, e la situazione è simile anche negli altri Paesi europei.

«L’Europa considera il libro tradizionale e l’ebook in modo diverso: il cartaceo ha l’Iva al 4%, il digitale al 22%. Tutti coloro che amano i libri s’impegnano affinché siano trattati in modo uguale, indipendentemente dal formato» si spiega sul sito dell’iniziativa. In cui si chiariscono anche gli obiettivi: dimostrare che una storia è una storia indipendentemente dal supporto di lettura; favorire la diffusione del libro attraverso le nuove tecnologie; sensibilizzare gli altri Paesi europei, soprattutto in occasione della presidenza italiana di turno dell’Ue; prevedere lo stesso trattamento fiscale tra volumi tradizionali ed ebook. Alla campagna chiunque può partecipare attraverso Twitter, Facebook e Instagram.

La campagna #unlibroèunlibro era già stata annunciata lo scorso ottobre alla Fiera internazionale del Libro di Francoforte e verrà riproposta in occasione degli altri eventi dedicati all’editoria per sottolineare come il mondo digitale sia fondamentale per catturare sempre nuovi lettori, in un Paese dove solo 4 italiani su 10 (43%) legge almeno un libro all’anno. Già nel 2014 il mercato digitale ha subito un notevole incremento, sia in termini di titoli disponibili (le nuove uscite, nel 2013, sono state 30.382), sia di peso sul mercato (3% nel 2013, circa il 5% la stima a fine 2014). Tanti ebook scaricati e letti, che però producono fatturati ancora modesti: non si arriva a 40milioni di euro (nel 2013), con l’Iva al 22% che limita, appunto, le potenzialità di crescita.

L’iniziativa dell’Aie rappresenta «l’opportunità per cambiare, tutti insieme, le decisioni dell’Europa – sostiene il presidente Marco Polillo –. Useremo ogni occasione per coinvolgere gli italiani – dagli eventi Bookcity e Più libri più liberi, dalle piazze fisiche a quelle virtuali – e tutti i lettori europei per chiedere al nostro governo di convincere l’Europa che un libro è un libro».

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