Da dove iniziare per descrivere l’Africa? Dai suoi cieli stellati, dai suoi tramonti infuocati, dalle sue strade polverose, dalla sua natura violenta?
L’Africa è tutto questo e molto di più. È la terra dove affondano le nostre radici, la madre generosa e crudele, la culla di tanti figli che combattono per un tozzo di pane. È quell’angolo di mondo dove puoi ritrovare te stesso, superare i tuoi limiti e fare esperienze che ti riportano all’essenza.

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E così, grazie a Ripartiamo APS, mi sono ritrovata in un ambulatorio medico, in una sperduta cittadina del Madagascar chiamata Morondava, in compagnia di altri volontari come me. Io, che non ho mai avuto un buon rapporto con malati e medici, sono finita a lavorare fianco a fianco con lo straordinario dottor Walter Morale, a vedere decine e decine di pazienti al giorno, a visitare luoghi che chiamare ospedali è impossibile, dove il 70 per cento di quelli che entrano non ne escono vivi. Perché lì, in quella parte di Africa, mancano medici, apparecchiature e farmaci e anche una malattia banale in Occidente si trasforma in una condanna a morte.
Poi, dagli ospedali alle scuole per consegnare quaderni, penne, matite e computer nella speranza di donare un futuro migliore a tanti ragazzi e ragazze, affinché il loro destino sia diverso da quello dei loro genitori e insieme riescano a dare speranza anche al loro paese.
