Mi sono svegliata in preda ad una strana eccitazione. Non vedevo l’ora di scaraventarmi giù dal letto, spalancare la finestra e lasciarmi inondare dal sole e dall’aria fresca del mattino. Come un bambino il giorno di Natale, volevo tuffarmi immediatamente nel nuovo giorno e scoprire quali sorprese mi avrebbe riservato.
Voglio vivere. Voglio assaporare fino in fondo ogni istante della mia vita, senza più guardarmi indietro. Ciò che è stato, le belle esperienze, gli errori, rimarranno per sempre miei perché ciò che sono oggi è il frutto di tutto questo.
Ma finalmente davanti a me ho rivisto la MIA strada.
Ora non voglio fermarmi a contemplarla, voglio camminare. Seguire il sentiero senza deviare né a destra né a sinistra e, passo dopo passo, scoprire dove mi condurrà.
Perché sciocco è qual viaggiatore che durante il suo percorso si ferma a guardare i bei prati e dimentica di andare là dove aveva intenzione di arrivare.
M’illumino d’immenso
Piera Vincenti 
Sei sempre molto poetica…
Io dopo il lavoro distruttivo di questo periodo non riesco ad esserlo tanto
ma presto ritornerò sul binario giusto
UN BACIONE SABINO
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Tutto giusto quello che scrivi ma….non pensi che ogni tanto sia comunque bello e gratificante fermarsi, durante il cammino, ed ammirare quello che ci circonda? Non si rischia altrimenti di perseguire esclusivamente l’obiettivo finale senza godersi il viaggio e quello che si fa per arrivare? Non credi? Io penso proprio di si!
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Beh sì, il viaggio in sé è la vera esperienza perché una volta arrivati non si ha più nulla per cui valga la pena vivere. Cercare è più affascinate che trovare. Però troppo spesso ci lasciamo abbagliare da mete illusorie e tentiamo di afferrare il vento dimenticando che abbiamo la nostra strada da seguire. A volte è necessario fermarsi lungo il cammino ma il vero viaggiatore non resta mai troppo a lungo nello stesso posto. Continua ad andare verso la prossima tappa, tenendo sempre gli occhi fissi sulla meta.
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