Sport, impegno politico, attenzione per l’ambiente, passione per la storia. Pasquale Matarazzo è tutto questo e molto di più. Da quattro anni ricopre la carica di dirigente della Nova Abellinum, società di pallamano che disputa il campionato di serie B. “Mi sono appassionato a questo sport – racconta l’avellinese – quando avevo 16 anni. Abitavo a poca distanza da Giacomo Del Mauro, con cui sono cresciuto. Il suo entusiasmo mi ha talmente contagiato che ho iniziato a giocare a pallamano, facendo tutta la trafila dal settore giovanile alla prima squadra, giocando sia in serie C che in B. Successivamente ho dovuto lasciare per problemi lavorativi. Adesso ho qualche rimpianto perché sono convinto che se ci avessi creduto sarei riuscito a trovare il tempo per continuare e, chissà, magari avrei giocato anche in serie A”. Quattro anni fa, il ritorno grazie a Francesco Fusco, attuale allenatore del team. Oltre che dirigente, Matarazzo è anche tecnico del settore giovanile insieme a Sergio Cucciniello. “Con i ragazzi ho un ottimo rapporto – prosegue – dopo 10 anni siamo riusciti a ricreare il settore giovanile, che è partito sei mesi fa e rappresenta l’orgoglio della Nova Abellinum”. Tutto questo è stato possibile solo grazie all’intervento di due insegnanti di educazione fisica, Paolo Adamo dell’Itis e Costantino Maietta dell’Imbriani, che hanno indirizzato i loro studenti verso la pallamano, attraverso l’insegnamento e la pratica di questa disciplina nell’ambito scolastico. Così, ora la società irpina può contare su ben 25 giovani promesse: “Devo ringraziare anche il Coni, che ci ha messo a disposizione la tendostruttura, in cui ci alleniamo e disputiamo le partite di campionato. All’inizio abbiamo avuto parecchi problemi logistici che però abbiamo superato. Auspico che in futuro la struttura sia riservata esclusivamente alla pallamano e al calcetto, sia maschile che femminile, visto che utilizziamo le stesse porte. Il problema più grave è la mancanza di sponsor che finanzino la nostra attività. Le istituzioni non ci garantiscono un sostegno e affrontare un campionato di serie B, i cui costi si aggirano intorno ai 35mila euro annui, diventa gravoso. Tuttavia, con gli altri dirigenti abbiamo deciso di non pesare sulle famiglie. Facciamo tutto gratuitamente, solo per amore di questo sport, nonostante a volte diventi difficile supportare l’intero movimento”. Colonne portanti del club irpino, oltre a Pasquale Matarazzo, sono Francesco Fusco, Sergio Cucciniello, Sara Fabbo e il presidente Roberto Troncone: “E’ una guida per tutti noi, un uomo carismatico, che ha speso la sua vita nel mondo dello sport, prima giocando a basket e ora dedicandosi alla pallamano”. L’impegno profuso dalla società Nova Abellinum sta lentamente raccogliendo i frutti sperati: “Il movimento è in forte crescita – spiega il dirigente – i ragazzi rispondono bene perché, oltre ad una squadra, hanno trovato una famiglia. Il gruppo è coeso, i ragazzi molto uniti tanto che continuano a frequentarsi anche fuori dalla palestra. Ciò è sintomo di crescita comunitaria. Naturalmente diventa fondamentale la figura dell’allenatore, che in alcuni momenti dev’essere anche duro per far passare determinati contenuti”. Matarazzo è riuscito a trasmettere la sua passione per la pallamano anche al figlio Andrea, faro dell’Under 18. La prima squadra, invece, è impegnata in serie B, in cui occupa attualmente il terzo posto. “Ad inizio stagione avevamo puntato ad un campionato di vertice ma dopo la sconfitta con la capolista Roma abbiamo iniziato a perdere punti preziosi. Ora l’obiettivo è diventato il secondo posto che ci permetterebbe, in caso una squadra rinunci alla serie A2, di raggiungere comunque la promozione. Il sogno, tuttavia, resta ricostituire una squadra come quella voluta da Del Mauro, formata interamente da irpini, mentre adesso ci sono solo tre avellinesi. Ai tempi di Del Mauro, che ci ha dato tanto sotto il profilo tecnico ed umano, il nostro sport era seguitissimo, ora abbiamo solo una cinquantina di spettatori a partita, anche a causa della mancanza degli spalti nella tendostruttura”. Della sua avventura con la Nova Abellinum, Matarazzo conserva solo ricordi positivi, legati alle promozioni ottenute con la squadra e agli amici conosciuti quando era ancora un ragazzo e che sono diventati i compagni di una vita. “L’unico momento davvero triste è stato la scomparsa di Giacomo, a cui tutti noi eravamo profondamente legati”. Nella vita dell’avellinese non c’è solo lo sport. Matarazzo, infatti, è impegnato in politica e, in merito all’impegno per il recupero della memoria storica e al rafforzamento dell’identità cittadina, necessari affinché Avellino diventi nuovamente comunità come un tempo, insieme a Gerardo Troncone che ne è il presidente, è socio fondatore e membro del consiglio direttivo di Archeoclub Avellino. Inoltre, scrive di storia su Buongiorno Irpinia ed è il curatore del blog http://www.hirpus.ilcannocchiale.it. “Mi sono sempre battuto per il nostro territorio – rivela – senza fare accuse strumentali ma cercando un confronto con l’amministrazione comunale e proponendo nuove idee”.
Piera Vincenti su Buongiorno Irpinia del 13-03-09