Anche su Internet, “la proclamazione del Vangelo richiede una forma rispettosa e discreta di comunicazione, che stimola il cuore e muove la coscienza”. Lo chiede Papa Benedetto XVI, nel suo messaggio per la 45.a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che verrà celebrata il prossimo 5 giugno, dal titolo “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”.
Anche “nei nuovi contesti e con le nuove forme di espressione, il cristiano è ancora una volta chiamato ad offrire una risposta a chiunque domandi ragione della speranza che è in lui” e deve farlo seguendo l’esempio di Gesù “quando si fece compagno nel cammino dei discepoli di Emmaus, i quali furono condotti gradualmente alla comprensione del mistero mediante il suo farsi vicino, il suo dialogare con loro, il far emergere con delicatezza ciò che c’era nel loro cuore”.
Benedetto XVI si sofferma sul problema dell’autenticità e della coerenza e mette in guardia dal “rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo… Nella ricerca di condivisione, di “amicizie”, ci si trova di fronte alla sfida dell’essere autentici, fedeli a se stessi, senza cedere all’illusione di costruire artificialmente il proprio “profilo” pubblico. Le nuove tecnologie permettono alle persone di incontrarsi oltre i confini dello spazio e delle stesse culture, inaugurando così un intero nuovo mondo di potenziali amicizie. Questa è una grande opportunità, ma comporta anche una maggiore attenzione e una presa di coscienza rispetto ai possibili rischi… E’ importante ricordare sempre che il contatto virtuale non può e non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone a tutti i livelli della nostra vita”.
Per il pontefice, “comunicare il Vangelo attraverso i nuovi media significa non solo inserire contenuti dichiaratamente religiosi sulle piattaforme dei diversi mezzi, ma anche testimoniare con coerenza, nel proprio profilo digitale e nel modo di comunicare, scelte, preferenze, giudizi che siano profondamente coerenti con il Vangelo, anche quando di esso non si parla in forma esplicita”. “Del resto – aggiunge il Papa – anche nel mondo digitale non vi può essere annuncio di un messaggio senza una coerente testimonianza da parte di chi annuncia”.
In allegato il testo integrale del messaggio del pontefice: messagio-papa-comunicazioni-sociali
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