Malinconia è cercare ciò che si desidera ardentemente senza sapere cosa sia.
Come posso dunque trovare ciò che bramo?
Vorrei fare qualcosa, ma non so cosa così resto qui, immobile, sola con la mia malinconia.
Se d’improvviso sparissi nel nulla, inghiottita da un vortice stellato, nessuno se ne accorgerebbe.
Ecco ciò che sono. Una presenza impercettibile, che passa nel mondo senza farsi notare, senza fare rumore. Non come il fuoco che tutto divora, né come la tempesta impetuosa, né come il vento di bufera che si abbatte gagliardo, ma come la brezza leggera che passa a rinfrescare una calda giornata d’estate. Come il venticello tiepido di primavera che ti accarezza il viso e ti riempie l’anima, facendoti pregustare le delizie della bella stagione.
Una presenza che nessuno nota, che passa lieve nelle vite altrui sfiorandole appena senza lasciare traccia, che attraversa la storia ma non la penetra.
Ma se davvero fossi venticello, potrei avere l’ardire di ritenermi inutile solo perché non eterna? Solo perché agli altri non si accorgono di me e mi dimenticano con la stessa facilità con cui mi entusiasmano?
Infondo, chi si accorge della brezza di primavera? Chi la rimpiange quando è giunta ormai l’estate? Chi esce a cercarla per riaverla con sé?
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