Uno dei momenti più difficili della vita per tutti noi è il giorno della caduta delle illusioni. La realtà e la verità è difficile da accettare, da accogliere, da sentire e da vivere. Lo è per tutti. L’il-lusione crea sempre de-lusione quando cade. La dis-illusione è poter vedere la realtà per quello che è. Così quando un aspetto della vita ci è difficile da far nostro, da accettare, noi per proteggerci ci creiamo una illusione che ci protegga e che ci difenda da quella realtà pericolosa o dolorosa per noi. Proprio non vediamo la realtà: magari tutti gli altri sì ma noi no. Ma a volte succede che gruppi, addirittura società, s’illudano e non vedano la realtà.
L’illusione è una sicurezza a cui ci attacchiamo; per questo facciamo di tutto perché non cada. E’ una sicurezza, un muro che ci impedisce di vedere ciò che per noi è doloroso e difficile d’accettare. Quando l’illusione cade dentro di te senti la voce: “Ma come?” e rimani attonito, non l’avresti mai creduto. E’ proprio questo il punto: che ogni illusione ti costringe a cambiare credo. Per questo ci vuole molta fede a lasciar andare le proprie illusioni, perché perdi un credo e ne devi imparare un altro.
Proprio perché l’illusione passa per “vera” la non-realtà e ha bisogno di spacciarla per vera anche se non lo è, proprio perché il suo scopo difensivo è quello di proteggere la persona da una sofferenza, il momento in cui ci si accorge di un’illusione è un momento liberante, ma sempre doloroso, difficile. Ci si accorge di essere attaccati a qualcosa che non c’è, che non esiste. E’ chiaro che aprire gli occhi vuol dire convertirsi, cambiare, accettare qualcosa che non avremmo voluto vedere. “La verità vi farà liberi” (Gv 8,32), ma com’è difficile il cammino della verità!
Solo la realtà esiste, il resto è illusione. Ama la realtà perché amare ciò che non esiste (illusione) non serve. Vivi nella realtà perché vivere in ciò che non esiste è non vivere. E ogni volta che cade un’illusione, ringrazia Dio perché ti ha portato più vicino a Lui.