Mi spezzo ma non mi piego. Fin da quando ero piccola ho sentito ripetere questa frase ma, già allora, c’era qualcosa che non mi tornava. Pensavo alle canne, a come si flettono quando sono scosse dal vento e poi tornano a svettare verso il cielo una volta passata la tempesta. Pensavo che se non si fossero piegate, ma spezzate, sarebbero morte.
Ancora oggi credo che il proverbio debba piuttosto essere “mi piego ma non mi spezzo”. Spezzarsi significa arrendersi, abbandonare ogni speranza e rinunciare a lottare. Morire. Piegarsi vuol dire essere flessibile, avere la capacità di adattarsi, di affrontare anche le situazioni più impervie della vita senza lasciarci travolgere.
È saper riconoscere i propri limiti avendo la fiducia e la certezza che quando il vento si sarà calmato, resterà in noi un alito di vita che ci permetterà di risollevare la testa e continuare a guardare il sole.
Un po’ come il pugile: non importa quante volte cada, l’importante è che si rialzi e si faccia trovare in piedi quando finisce il match.