La primavera è esplosa intorno a noi con i suoi colori sgargianti, con i suoi fiori profumati e quell’aria tiepida che porta speranza. E’ fiorita mentre eravamo impegnati a combattere contro un nemico invisibile e insidioso, il coronavirus, che si è insinuato nelle nostre vite a forza, cambiandole da un giorno all’altro, privandoci della nostra libertà, in alcuni casi addirittura del nostro lavoro, del diritto a fare una passeggiata per gustare i profumi della natura che si risveglia dopo un lungo inverno e il calore del sole sulla faccia.
Ogni giorno stare chiusi in casa diventa più difficile, ti guardi intorno e ti chiedi: dov’è finita la mia vita? Quando potrò tornare a godere delle bellezze del mondo, del verde del bosco e dell’azzurro del mare, del venticello tiepido che preannuncia l’arrivo dell’estate?
Nessuno ha la risposta ma tutti possiamo fare qualcosa affinché questo momento passi presto. Non è tempo di passeggiare e di inebriarsi della natura, è tempo di combattere e possiamo farlo solo restando a casa, ognuno tra le sue mura, ognuno sognando la montagna e il mare, la libertà di tornare a vivere. Perché ora è questo il nostro obiettivo.
Possiamo riappropriarci di ciò che abbiamo perso solo con la pazienza e la perseveranza, con un’instancabile volontà e con il senso civico che ci impone di non uscire, di non cogliere il frutto ancora acerbo della primavera ma aspettare per gustarlo succulento quando sarà maturo.