Arte e Cultura

Italia ed Europa con la bandiera della Madonna

Gli italiani sono “gli azzurri”. In pochi sanno che nel 2011, oltre ai 150 anni dell’Italia unita, si festeggiano anche i 100 anni dell’ “azzurro” come colore nazionale. Esso venne adottato per la prima volta, in una competizione sportiva,  a Milano il 6 gennaio 1911, per la partita di calcio Italia-Ungheria.
Il colore azzurro viene dall’iconografia mariana e la dinastia sabauda ne fece un suo simbolo. Scrive Luigi Cibrario, storico della monarchia: “quel colore di cielo consacrato a Maria è l’origine del nostro color nazionale”.
La sua storia ha origini molto lontane, che ci riportano indietro fino al 21 giugno 1366 quando Amedeo VI di Savoia salpa da Venezia per la Terra Santa, per la crociata voluta da papa Urbano V e sulla sua nave ammiraglia – accanto al vessillo dei Savoia – fa sventolare uno stendardo azzurro con una corona di stelle attorno all’ immagine della Madonna, per invocare “Maria Santissima, aiuto dei cristiani”.
L’azzurro di quel vessillo mariano fu ripreso da alcuni cavalieri sabaudi che, in onore alla Santa Vergine, cinsero delle sciarpe azzurre sull’uniforme. L’azzurro entrò a far parte dei simboli dinastici e il 10 gennaio 1572, con Emanuele Filiberto, la sciarpa azzurra diventò ufficialmente parte dell’uniforme. E poi dell’araldica del Regno d’Italia. La piccola storia di questo simbolo fa capire che la tradizione cattolica impregna totalmente la storia italiana.
Perfino il tricolore adottato dai Savoia è intriso di tradizione cattolica. Allo stemma di Bologna, una croce rossa in campo bianco, venne aggiunto il verde che, nelle intenzioni dell’ideatore, era “segno della speranza”. In effetti simboleggiava la speranza nella tradizione cattolica, come virtù teologale, insieme alla fede, che aveva come simbolo il bianco, e alla carità (il rosso).
In pochi sanno che anche la bandiera dell’Unione Europea, azzurra con dodici stelle disposte a cerchio, contiene in sé un riferimento mariano. Le stelle, infatti, sono quelle del dodicesimo capitolo dell’Apocalisse in cui si legge che: «Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle». Quella Donna è la Vergine Maria.
A rivelare che per il bozzetto si era ispirato al simbolo mariano delle dodici stelle fu lo stesso ideatore, Arsène Heitz, che nel 1950 partecipò al concorso istituito dal Consiglio d’Europa per realizzare una bandiera che rappresentasse l’unità europea. Heitz, come moltissimi cattolici, portava al collo la cosiddetta “Medaglia Miracolosa”, su cui campeggiavano le dodici stelle dell’Apocalisse e l’invocazione: “Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te”. Così, progettò il suo disegno con le stelle disposte in circolo, come nella Medaglia, su uno sfondo di azzurro mariano. Il bozzetto, con sua sorpresa, vinse il concorso, la cui commissione giudicatrice era presieduta da un belga di religione ebraica, responsabile dell’ufficio stampa del Consiglio, Paul M. G. Lévy, che non conosceva le origini del simbolo, ma fu probabilmente colpito positivamente dai colori.
Così Vittorio Messori ha descritto la nascita dell’ispirazione di Heitz: «Nel maggio del 1949 fu istituito a Strasburgo il Consiglio d’Europa, organismo allora privo di poteri politici effettivi e incaricato solo di “porre le basi per la costruzione di una federazione europea”. Così nell’atto della sua fondazione. L’anno dopo – dunque, nel 1950 – quel Consiglio bandì un concorso di idee, aperto a tutti gli artisti, per una bandiera della futura Europa unita. Un allora giovane disegnatore alsaziano, Arsène Heitz, partecipò con un bozzetto, dove dodici stelle bianche campeggiavano in un cerchio su uno sfondo azzurro. Come rivelò poi, l’idea non era casuale: devoto della Madonna, recitava ogni giorno il rosario. Proprio quando seppe del concorso europeo e decise di partecipare stava leggendo la storia di santa Catherine Labouré e – stimolato da quella lettura – si era deciso a procurarsi, per sé e per la moglie, una “Medaglia miracolosa”, che sino allora non conosceva. Le stelle, dunque, del suo disegno vennero da lì: e, lì, venivano direttamente dall’Apocalisse e dalla sua “Donna vestita di sole” con la corona attorno al capo. Quanto all’azzurro, era il colore tradizionale della Vergine».
La bandiera fu approvata dal Consiglio dei ministri a Parigi l’8 dicembre 1955, giorno in cui la Chiesa celebra la festa della Immacolata Concezione, la realtà di fede prefigurata da quella Medaglia cui la bandiera era ispirata. Per molti si tratta solo di una coincidenza, visto che nelle intenzioni degli organizzatori l’8 dicembre non aveva nessun riferimento specifico, ma per altri è un segno. Per oltre mille anni infatti, e fino alla Riforma protestante del 1500, la Vergine Maria era stata venerata da tutto il Continente come “Regina d’Europa”.

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